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Intervista con Agnese Ciacci, Estetista e tatuatrice, professionista del tatuaggio estetico, microblading, microneedling, even skin glow e altri


Intervista con: Agnese Ciacci
Attività: Estetista e tatuatrice, professionista del tatuaggio estetico, microblading, microneedling, even skin glow e altri. Formatore docente del settore estetica di CNA Formazione
Qualifica: tecnico qualificato in tatuaggio, dermopigmentista estetista specializzata

Cos'è il microblading e perché si chiama così?

Il microblading è in realtà una declinazione del tatuaggio estetico. Per realizzare questa particolare tecnica di permanent make-up si utilizza una apparecchiatura fornita di piccole lame (blade) in grado di generare sulla pelle dei tratti dal disegno preciso, che rimangono ben definiti anche dopo la guarigione. È utilizzata soprattutto per scolpire le sopracciglia e incorniciare lo sguardo. Sia pur nata solo una manciata di anni fa, in poco tempo ha spazzato via il tatuaggio sopraccigliare, ovvero la più classica delle tecniche per disegnare le sopracciglia in modo definitivo.

Per praticare questa tecnica è necessario avere la qualifica di tatuatore o sufficiente la qualifica di estetista?

le rispondo entrambe, perché se la utilizziamo soprattutto per le sopracciglia, è opportuno preparare la pelle del viso attraverso un vero e proprio percorso beauty e questo lo possono fare solo le estetiste qualificate. Poi si procede con la tecnica del microblading che per essere praticata necessita della qualifica di tatuatore. Specifico che la sola qualifica di addetto al trucco con dermopigmentazione, soprattutto in Regione Toscana, non è sufficiente. Il dermografo è uno degli strumenti che l’estetista può utilizzare ed è regolamentato dal Decreto interministeriale 15 ottobre 2015, n. 206 che disciplina gli Apparecchi elettromeccanici utilizzati per l'attività di estetista, tra questi, non sono regolamentate né le apparecchiature per il microblading né tanto meno quelle del microneedling.

Che differenza c’è tra il microblading ed il tatuaggio alle sopracciglia?

preciso che c’è molta confusione, cercherò di dare una risposta semplice: il microblading stesso è di per sé una tipologia di tatuaggio (estetico) alle sopracciglia. L’unica vera differenza tra il microblading rispetto alle metodiche tradizionali di micropigmentazione cutanea risiede nel fatto che per effettuarlo viene utilizzato un tool manuale anziché un’apparecchiatura elettromeccanica quale può essere il dermografo o la machine tattoo.

Quali sono le normative europee che interessano il tatuaggio e la micropigmentazione?

Dal 4 gennaio 2022 sono entrate in vigore nei paesi UE/SEE (Unione europea + Spazio economico europeo), ulteriori limitazioni per quanto riguarda l’utilizzo di oltre 4000 sostanze chimiche contenute all’interno delle miscele coloranti preposte alla realizzazione di tatuaggi e trucco permanente, quelle componenti ritenute potenzialmente pericolose per la salute umana. Oltre a quanto previsto dal Regolamento (UE) 2020/2081 della Commissione del 14 dicembre 2020, è necessario che gli operatori siano adeguatamente informati sulle prescrizioni e restrizioni previste dal Rapex (sistema comunitario di informazione rapida sui prodotti non alimentari) e dal REsap (ovvero la la risoluzione del Consiglio d’Europa sui requisiti e criteri per la sicurezza dei tatuaggi e del trucco permenente del 2008). In sintesi, prima dell’inoculazione delle preparazioni coloranti, gli operatori del settore devono verificare che le sostanze utilizzate rispettino le limitazioni imposte. L’obiettivo principale è quello di ridurre sensibilmente le reazioni allergiche croniche e quelle cutanee di tipo infiammatorio, oltre a diminuire conseguenze più̀ gravi, come ad esempio tumori, danni al DNA o al sistema riproduttivo, potenzialmente causati da alcune particolari sostanze chimiche impiegate negli inchiostri. Prima dell’inoculazione delle preparazioni coloranti, gli operatori del settore devono pertanto verificare che le sostanze utilizzate rispettino le limitazioni imposte. A garanzia di tutto ciò viene suggerito all’operatore di richiedere al produttore/fornitore una “dichiarazione di rispondenza ai limiti di cui all’allegato XVII del Reg. CE n. 1907/2006, come modificato dal Reg. UE n. 2081/2020”. A tutela dell’attività̀ effettuata, una copia della dichiarazione, una sorta di consenso informato, va sottoposta anche all’attenzione del cliente, che la sottoscriverà̀».

Se ci si pente o non si è soddisfatti del risultato, si può tornare indietro?

il tatuaggio è un vero e proprio piccolo intervento con finalità ornamentale, che lascia un segno indelebile sulla pelle, proprio per questo è importante affidarsi solo ad operatori qualificati e preparati, è altresì importante informare il cliente che la rimozione, nella maggior parte dei casi richiede un vero e proprio intervento chirurgico da effettuare solo ed esclusivamente da specialisti del settore sanitario, anche nel caso di rimozione con laser. Nel caso del microblading sopraccigliare, la legge prevede l’impiego pigmenti bioriassorbibili, che potranno essere fagocitati dall'organismo in un lasso temporale di circa 18-24 mesi. Qualora il cliente non sia soddisfatto del risultato e non voglia aspettare il naturale riassorbimento del disegno, può ricorrere al laser. I vantaggi della rimozione di tatuaggi e trucco permanente tramite la tecnologia attuale sono rappresentati da una minor invasività del trattamento, assenza di cicatrici e minori tempi di recupero.

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